Enoturismo, è boom delle vacanze tra cantine e filari
Pubblicato il 23 giugno 2022 alle 13:23
L’interesse per i viaggi che mettono al centro il mondo del vino, sappilo, è in forte ascesa. È di pochi giorni fa la notizia che Airbnb ha lanciato una nuova categoria tra le opzioni di soggiorno rappresentata da un’icona a forma di grappolo, ovvero, la soluzione “Vigneto” che offre oltre 120.000 alternative immerse tra i filari di tutto il mondo.
La decisione è nata a valle di uno studio condotto da Airbnb che ha mostrato come la corsa ai soggiorni in vigna, insieme ad altre tipologie considerate “uniche” come le case sugli alberi o le dimore storiche, sia cresciuta significativamente non appena il mondo ha iniziato a emergere dalla pandemia, con un +120% nel 2021 rispetto al 2019.
Da una indagine condotta da Divinea - nell’ambito del report “Enoturismo e vendite direct-to-consumer 2022” - emerge la classifica delle dieci esperienze più richieste da parte degli utenti.
Al primo posto l’esperienza all’aria aperta con passeggiate, degustazioni in luoghi suggestivi, magari al tramonto, immersi nella natura, alla scoperta delle bellezze del territorio;
A seguire l’esperienza enogastronomica: dal tagliere per l’aperitivo richiesto dai più giovani all’ora di pranzo, alla cena con vino in abbinamento per gli adulti, con il binomio cibo vino che si conferma uno degli esercizi di stile preferiti dagli eno-appassionati;
Al terzo posto il tour e la degustazione personalizzata, dove si fa sentire il desiderio di esclusività da parte di un pubblico esperto e alto spendente che apprezza la possibilità di poter ritagliare un momento di confronto con l’enologo o con l’imprenditore vitivinicolo.
4. La degustazione classica;
5. Il picnic in vigna;
6. La visita romantica in cantina con il proprio partner;
7. Lo smart tasting, ovvero la degustazione online;
8. La ricerca di una dimensione capace di coinvolgere tutta la famiglia;
9. L’esperienza che abbraccia il mondo dello sport e dell’avventura;
10. Il tour in vigna in compagnia dei cani.
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I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.
Se lo spreco alimentare venisse ridotto del 50% entro il 2100, si potrebbe rimanere nel target di un aumento delle temperature di 2°C.
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